Viaggiare con un bambino, inevitabilmente, richiede qualche accortezza in più, rispetto a se ci si muove solo tra adulti, figuriamo, poi, se si viaggia con due gemelle.
In fin dei conti, nulla è così complicato, basta semplicemente organizzarsi, rispettare i limiti dei piccoli viaggiatori e sopratutto scegliere degli itinerari adatti alla loro età, inserendo sempre, in ogni tappa la loro inevitabile porzione di divertimento.
Ciò non significa che non ci saranno i soliti e insopportabili capricci, ma è pur vero che li farebbero comunque, anche rimanendo a casa comodi, comodi con il pigiamone.
Allora tanto vale andare in giro. L'importante è spendere un po' di tempo nella giusta organizzazione e nella programmazione del viaggio. Piccole accortezze studiate prima di partire, ci aiuteranno a goderci al meglio la vacanza.
Il nostro primo viaggio con le gemelle è stato di circa 700 km con la nostra auto. Avevano solo due mesi.
Valtellina, Agosto 2009 |
Meta scelta: la montagna, Valtellina, ospiti in casa della mia nonnina. La nostra auto era strapiena di attrezzi vari da neonato e, con due gemelle, ovviamente, era tutto doppio.
Non so, avete presente quello strano attrezzo, ingombrante per portare a spasso i gemelli? Ecco, immaginatevelo ripiegato nel bagagliaio, con i vari pacchi di pannolini disseminati ovunque, i cambi per 15 giorni, i biberon, i ciucci, le scatole di latte artificiale, lo scalda biberon, le salviette umidificate, body, cappellini e mi fermo qui per non scoraggiare nessuno.
Attrezzo per portare a spasso i gemelli |
Bilancio del carico a testa?
E' presto detto! Le due neonate avevano un bagaglio a seguito da 20 kg a testolina, ed io e quel mio povero marito, ridotti con due straccetti dietro, per non portare via spazio alle due principessine.
E' presto detto! Le due neonate avevano un bagaglio a seguito da 20 kg a testolina, ed io e quel mio povero marito, ridotti con due straccetti dietro, per non portare via spazio alle due principessine.
Lago di Carezza, Agosto 2010 |
Svizzera, Lugano, 2010 |
Dolomiti, Luglio 2011 |
Viaggiare con due gemelle di due mesi, significa fermarsi, in un autogrill sull'Autostrada, ogni 3 ore a testa, senza la pur minima sincronia tra loro, per i dovuti rifornimenti di latte e per l'essenziale cambio del pannolino. C'è da dire che il latte lo avrebbero preso ogni 3 ore, anche se fossimo rimasti a casa, quindi sebbene un viaggio di 7 ore fosse durato 9 ore, siamo arrivati a destinazioni sani e salvi e, negli anni a venire, abbiamo continuato imperterriti le nostre avventure da viaggiatori con prole a seguito.
Liguria, Cinque Terre, Agosto 2013 |
Pian piano che le "twins" crescevano, sono cambiati gli attrezzi da portarci dietro, ma sempre carichi e stracarichi siamo stati.
Opto, spesso, per gli appartamenti, per non avere orari a cui attenerci e per avere sempre a disposizione un fornello per le loro pappe. Ove possibile, scelgo casette indipendenti con un giardinetto, per dar modo alle bambine di giocare liberamente, al nostro rientro dalle escursioni.
Detto ciò, ogni volta che siamo tornati da un viaggio, anche se stanchi per l'organizzazione e stravolti per gli spostamenti, non ci siamo mai pentiti di essere partiti. Siamo sempre ritornati più arricchiti mentalmente di prima e, piuttosto che abbandonare le valige in soffitta e non ricordarci più dove è la chiave, le teniamo sempre a vista d'occhio, come se fosse un dovere partire.
Innanzitutto un viaggio, sia esso breve che lungo che sia, è catapultarsi in un luogo nuovo. Anche fantasticare su quale sarà il nostro appartamento, è già una parte curiosa, sicché le nostre bimbe, dai 3 anni in su, hanno sempre atteso con una certa bramosia gli alloggi dove sarebbero andate in vacanza.
Già sapere che dormiranno in una nuova casa, scoprire quale sarà il proprio letto, come sarà il bagno o la cucina, le diverte ed aumenta il loro interesse per il viaggio.
Come dice un filosofo tedesco: "L'attesa del piacere è essa stessa il piacere.
Andare in giro e girovagare, sappiamo tutti, che ai bambini piace tantissimo, sopratutto, se tra un giretto e l'altro, sfoderiamo l'inevitabile asso dalla manica, e cioè un bel parco giochi pieno di divertimenti e l'immancabile gelatino.
Quando viaggio, studio sempre dove sono i parchi giochi per i bambini, sopratutto, mi informo se, vicino ai punti che voglio visitare, ci sono spazi adatti ai piccoli.
All'estero, devo essere sincera, la vita delle famiglie viaggiatrici è davvero agevolata.
I parchi giochi sono sempre a portata di mano, ben fatti, ben tenuti, originali e sopratutto vicino alle mete di interesse per gli adulti.
Motivo per il quale non sono mai preoccupata quando viaggio fuori dall'Italia con le gemelle.
Durante le vacanze più lunghe, scegliamo spesso viaggi itineranti e naturalistici. In questi casi noleggiamo un'auto, così le bimbe, tra una tragitto e l'altro, hanno il tempo per riposare. Prima della partenza, preparo una "pen drive", con le canzoni del momento che piacciono alle "ragazzuole", in modo tale che, tra una meta e l'altra, ci rallegriamo a suon di musica e non solo tra lamenti vari.
Anche il noleggio dell'auto, per loro, è motivo di divertimento. "Papà, chissà quale macchina ci daranno"; "Papà che colore ci capiterà questa volta?"
Gli itinerari naturalistici sono un divertimento per i bambini, cosa c'è di più bello che farli scorrazzare su un prato enorme o su una lunga distesa di sabbia?
Spesso mi viene detto: "Beati voi, viaggiare costa troppo" o "Non vado all'estero perché non conosco le lingue".
Allora, per prima cosa, noi siamo una famiglia dove lavora solo una persona e mio marito non è un manager, ma un semplice Impiegato.
Detto ciò, vi garantisco che con i voli low cost, acquistare un volo aereo on line, mi costa quanto una serata in pizzeria e non al ristorante, badate bene.
Ad onor del vero c'è da dire che, essendo io stessa Ryanair dipendente, controllo "maniacalmente" le tariffe aeree, e riesco spesso ad aggiudicarmi delle ottime offerte.
Per gli alloggi, esistono soluzioni di tutti i prezzi. Io, peraltro, non ho mai speso più di quanto, spende una famiglia che rimane in vacanza in Italia.
La scelta degli appartamenti, se non altro, permette un notevole risparmio rispetto agli Hotel, proprio perché si può cucinare un piatto di pasta al volo in casa.
Per il discorso conoscenza delle lingue, beh qui vorrei sfatare un mito. Non serve conoscere la lingua nei dettagli, semmai serve una bella dose di coraggio per improvvisare quelle 3 - 4 frasette di inglese scolastico.
Con questo non voglio dire che conoscere una lingua non è importante, assolutamente non vorrei far passare questo messaggio; dico solo che, anche con un inglese scolastico, si può varcare il confine italico. E' ovvio, che se spunta fuori l'inconveniente di turno, le quattro frasette non possono toglierci dai guai, ma con un po' di calma e qualche gesto in più, abbiamo ottime probabilità di farci capire e di capire.
Concludo dicendo che, personalmente, vivrei di viaggi, per me non c'è telefonino ultimo grido, oro, perle o abiti griffati che valgano l'esperienza e l'emozione che mi da un viaggio.
A maggior ragione, ora che sono una mamma bis, dare l'opportunità alle mie due bimbe di viaggiare, di sperimentare nuove emozioni, di mettersi a confronto con nuove culture, di imparare a rispettare le diversità, di capirle, di sentirsi cittadine del mondo, abituarsi ai cambiamenti, agli spostamenti e all'adattarsi alle varie situazioni, mi auguro, anzi sono convinta che, tutto ciò, sia un vero e proprio insegnamento di vita, un rafforzamento del carattere, per quando saranno delle donne adulte.
Francia, Castelli della Loira, Agosto 2013 |
Opto, spesso, per gli appartamenti, per non avere orari a cui attenerci e per avere sempre a disposizione un fornello per le loro pappe. Ove possibile, scelgo casette indipendenti con un giardinetto, per dar modo alle bambine di giocare liberamente, al nostro rientro dalle escursioni.
Germania, Legoland - Agosto 2014 |
Normandia, 2015 |
Innanzitutto un viaggio, sia esso breve che lungo che sia, è catapultarsi in un luogo nuovo. Anche fantasticare su quale sarà il nostro appartamento, è già una parte curiosa, sicché le nostre bimbe, dai 3 anni in su, hanno sempre atteso con una certa bramosia gli alloggi dove sarebbero andate in vacanza.
Alloggio in Austria, 2011 |
Già sapere che dormiranno in una nuova casa, scoprire quale sarà il proprio letto, come sarà il bagno o la cucina, le diverte ed aumenta il loro interesse per il viaggio.
Come dice un filosofo tedesco: "L'attesa del piacere è essa stessa il piacere.
Alloggio in Normandia |
Parigi, 2015 |
Andare in giro e girovagare, sappiamo tutti, che ai bambini piace tantissimo, sopratutto, se tra un giretto e l'altro, sfoderiamo l'inevitabile asso dalla manica, e cioè un bel parco giochi pieno di divertimenti e l'immancabile gelatino.
Atene, Maggio 2016 |
Quando viaggio, studio sempre dove sono i parchi giochi per i bambini, sopratutto, mi informo se, vicino ai punti che voglio visitare, ci sono spazi adatti ai piccoli.
All'estero, devo essere sincera, la vita delle famiglie viaggiatrici è davvero agevolata.
Alloggio in Cornovaglia, Agosto 2016 |
I parchi giochi sono sempre a portata di mano, ben fatti, ben tenuti, originali e sopratutto vicino alle mete di interesse per gli adulti.
Parco giochi Londra |
Motivo per il quale non sono mai preoccupata quando viaggio fuori dall'Italia con le gemelle.
Londra 2016 |
Durante le vacanze più lunghe, scegliamo spesso viaggi itineranti e naturalistici. In questi casi noleggiamo un'auto, così le bimbe, tra una tragitto e l'altro, hanno il tempo per riposare. Prima della partenza, preparo una "pen drive", con le canzoni del momento che piacciono alle "ragazzuole", in modo tale che, tra una meta e l'altra, ci rallegriamo a suon di musica e non solo tra lamenti vari.
Anche il noleggio dell'auto, per loro, è motivo di divertimento. "Papà, chissà quale macchina ci daranno"; "Papà che colore ci capiterà questa volta?"
Gli itinerari naturalistici sono un divertimento per i bambini, cosa c'è di più bello che farli scorrazzare su un prato enorme o su una lunga distesa di sabbia?
Scogliere di Dover, 2016 |
Spesso mi viene detto: "Beati voi, viaggiare costa troppo" o "Non vado all'estero perché non conosco le lingue".
Allora, per prima cosa, noi siamo una famiglia dove lavora solo una persona e mio marito non è un manager, ma un semplice Impiegato.
Detto ciò, vi garantisco che con i voli low cost, acquistare un volo aereo on line, mi costa quanto una serata in pizzeria e non al ristorante, badate bene.
Ad onor del vero c'è da dire che, essendo io stessa Ryanair dipendente, controllo "maniacalmente" le tariffe aeree, e riesco spesso ad aggiudicarmi delle ottime offerte.
Per gli alloggi, esistono soluzioni di tutti i prezzi. Io, peraltro, non ho mai speso più di quanto, spende una famiglia che rimane in vacanza in Italia.
La scelta degli appartamenti, se non altro, permette un notevole risparmio rispetto agli Hotel, proprio perché si può cucinare un piatto di pasta al volo in casa.
Alloggio Tirolo, 2011 |
Per il discorso conoscenza delle lingue, beh qui vorrei sfatare un mito. Non serve conoscere la lingua nei dettagli, semmai serve una bella dose di coraggio per improvvisare quelle 3 - 4 frasette di inglese scolastico.
Con questo non voglio dire che conoscere una lingua non è importante, assolutamente non vorrei far passare questo messaggio; dico solo che, anche con un inglese scolastico, si può varcare il confine italico. E' ovvio, che se spunta fuori l'inconveniente di turno, le quattro frasette non possono toglierci dai guai, ma con un po' di calma e qualche gesto in più, abbiamo ottime probabilità di farci capire e di capire.
Concludo dicendo che, personalmente, vivrei di viaggi, per me non c'è telefonino ultimo grido, oro, perle o abiti griffati che valgano l'esperienza e l'emozione che mi da un viaggio.
A maggior ragione, ora che sono una mamma bis, dare l'opportunità alle mie due bimbe di viaggiare, di sperimentare nuove emozioni, di mettersi a confronto con nuove culture, di imparare a rispettare le diversità, di capirle, di sentirsi cittadine del mondo, abituarsi ai cambiamenti, agli spostamenti e all'adattarsi alle varie situazioni, mi auguro, anzi sono convinta che, tutto ciò, sia un vero e proprio insegnamento di vita, un rafforzamento del carattere, per quando saranno delle donne adulte.
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