mercoledì 16 dicembre 2020

Rione Monti, Roma

Ed eccoci nuovamente  gironzolare per la mia citta' natale, questa volta nel Rione Monti, il quartiere più antico di Roma, oggi in voga tra i giovani, per i suoi localini, botteghe, piazze, vicoli, san pietrini, gallerie d'arte, negozietti vintage, portoncini di legno, edere che adornano le vie, piante ai fianchi dei portoni dei palazzi, archi, forni, saliscendi, chiese, scalinate e tanta storia.

A passeggiare nel Rione, in mia compagnia c'e'  Rox e i nostri ragazzuoli. Rox, ormai, è una mia fedelissima, che ama scoprire Roma nelle sue svariate sfaccettature, tra gli innumerevoli aneddoti e le stimolanti curiosità.

E' una parte di Roma che abbiamo sbirciato varie volte, sia in macchina, sia a piedi di sera, sia con la luce del giorno. Ad ogni orario, c'è sempre qualcosa di nuovo che spunta fuori.

Piazza della Madonna dei Monti

Ecco, più o meno, il nostro itinerario...

Partiamo da Piazza Suburra (dal latino Sub Urbe, la parte bassa della città) dove tra l'altro, oggi, c'è la fermata della metro Cavour. 

Piazza della Suburra

Qui c'era la Roma nascosta del III sec a.C, il quartiere più malfamato e pericoloso. Le strade erano strette e sporche, regno di bettole, rifugi di prostitute, ladri e fuorilegge. I delitti  e gli incendi erano all'ordine del giorno e, chi era costretto ad attraversare il quartiere, lo faceva scortato da schiavi armati e muniti di fiaccole.



I ricchi, che abitavano nelle Domus, posizionate nelle parti più alte del quartiere Monti, tolleravano tale squallore, perché qui vi si recavano per soddisfare la propria lussuria.

Curiosità: Giulio Cesare nacque in questo quartiere. Nerone, vi si recava travestito da poveraccio, per sondare gli animi del popolo sul suo governo. Messalina, la giovane ed inquieta moglie dell'imperatore Claudio, si travestiva da prostituta (con tanto di parrucca, trucco appariscente e capezzoli dorati) con il nome di Licisca, concedendosi a ripetizione ai marinai e ai gladiatori.

Messalina
Percorriamo via Leonina fino ad arrivare poco dopo alla scalinata dei Borgia, dove vi erano gli appartamenti della famiglia Catalana dei Borgia. Famiglia nota per i suoi intrighi e segreti, pare che qui ci vivesse Vannozza Cattanei, l'amante del papa Alessandro VI Borgia, ed i loro 4 figli (I più celebri furono Lucrezia Borgia e Cesare Borgia). Il balcone sopra l'arco viene chiamato il balcone di Vannozza.

Scalinata dei Bolgia

Curiosità: secondo la leggenda, qui fu ucciso il 6° imperatore romano, Servio Tullio e sua figlia Tullia, passò più volte con il suo cocchio sul suo cadavere. 

La percorriamo, scatto le mie solite foto e sul piazzale in cima alla scalinata entriamo nella Basilica di San Pietro in Vincoli, dove vicino all'altare sulla destra c'è la statua del Mosè di Michelangelo.

Statua del Mosè di Michelangelo (Basilica di San Pietro in Vincoli)

Curiosità: perché il Mosè ha le corna? Le corna dovrebbero rappresentare i raggi di luce della Divina Sapienza, ma nella traduzione della Bibbia, che seguì Michelangelo, quando fu incaricato nella creazione della scultura, pare ci fosse  un errore di traduzione; la parola Karnaim (raggi) fu confusa con Keren (corna), Michelangelo si attenne a quella traduzione errata. 

Catene di San Pietro
Uscendo dalla Basilica, 10 metri a destra, c'è un'imponente edificio, che ospita la facoltà di ingegneria.

Università di Ingegneria
Riprendiamo il percorso scendendo dalla scalinata dei Borgia (chiamato anche vicolo scellerato). Percorrendo via Leonina sulla sinistra e, quasi in mezzo alla strada, spunta fuori, su Piazza della Madonna dei Monti 62, la Casetta a Monti (oggi un bistrot, mentre al primo piano c'è una stanza graziosissima che Booking la propone per i soggiorni, Via della Madonna). Sorridendo le scatto delle foto, un po' come se fosse una bambina, perché è una casetta talmente graziosa, che suscita tanta tenerezza. E' completamente ricoperta di edera,  sembra quasi una casetta di un cartone animato. 

Casetta a Monti

Curiosità: all'epoca della costruzione della Chiesa li adiacente, la casetta era utilizzata come ripostiglio per gli attrezzi.

Nel rione Monti l'edera, che adorna portoni e facciate, è proprio una sua peculiarità, un mood.
Continuiamo su via Leonina  fino ad arrivare al Foro di Nerva e all'Arco dei Pantani (in epoca romana, quest'ultimo metteva in comunicazione i Fori con Suburra). Proprio qui, i romani eressero il muro di cinta in pietra, per proteggere i Fori dai numerosi incendi ,che avvenivano nella Suburra.

Arco dei Pantani

E al di là dell'arco: sua maestà i Fori Imperiali. 

Proseguiamo fino ad arrivare a Piazza del Grillo,  dominata dal Palazzo dell'aristocratico e bizzarro marchese del Grillo, noto per gli scherzi che faceva ai passanti e celebre personaggio, interpretato da Alberto Sordi nel film "Il marchese del Grillo".

Palazzo del Grillo, Piazza del Grillo
Da qui avvicinandoci ai Fori Imperiali c'è un ingresso che ci conduce su una passerella, con una vista strepitosa, sui Mercati Traianei.

Imbocchiamo Via Baccina e, non ci si può non voltare indietro, per ammirare lo scorcio   dell'arco dei Pantani e le alte colonne del tempio di Marte Ultore.

Via Baccina
Da li a circa 450 metri si giunge a Piazza della Madonna dei Monti. Al centro, c'è la Fontana della Madonna dei Monti, la quale risale al 1595. 
E' un' opera di Giacomo della Porta, l'architetto di fontane più famoso al mondo. Per superare i vari dislivelli del quartiere la fontana ha alla base degli scalini. E' una piazza piuttosto frequentata, accerchiata di graziosi localini.

Piazza Madonna dei Monti
Da li svoltiamo su Via del Boschetto, sembra sia la via più densamente occupata dai ristoranti.
Proseguiamo fino ad arrivare a Via Panisperna, chiamata così, perché, secondo la leggenda il 10 di agosto di ogni anno, in onore di San Lorenzo, le Clarisse del Convento, distribuivano il pane (panis) ed il prociutto  (perna) ai poveri. 

Via Panisperna


Via Panisperna
Svoltiamo a destra e oltrepassiamo la bottiglieria storica "I 3 scalini", adornata da un' edera, che ricopre la  facciata e attraversa la strada, penzolando a cascata, retta dai  fili della luce. Giunti a questo punto del tragitto, facciamo una dolcissima sosta all'Antico Forno. 

....su questo incrocio, tra Via Panisperna e Via dei Serpenti scatto varie foto; dal lato di Via Panisperma, la strada sale e scende sinuosa, con lo sfondo la cupola della Basilica di Santa Maria Maggiore. 

Via Panisperna
Invece su via dei Serpenti lo sfondo è il Colosseo. 

Via dei serpenti

Via dei Serpenti ce la siamo vista un po' tutta, piena di localini, botteghe e gallerie d'arte, molto curate ed eleganti.

Curiosità 👀

Scritte a mano, su delle tele bianche senza cornici, in angoli insoliti del quartiere ci sono anche le poesie di un giovane, che scrive i suoi versi in romanesco e appende le tele in giro per Roma, firmandosi 51.


Anche le edicole sacre numerose su Via Urbania (civico 14, 22,75,80,105,120), ma sono diffuse in tutte le vie del Rione, oltre a varie lapidi. Sulle facciate delle palazzine non è insolito vedere le targhe bianche, le quali ricordano che li nacque un personaggio famoso. 

Su via della Madonna dei Monti 18/19 c'è l' Ice Club, un localino tutto di ghiaccio, dove coperto da una mantellina, ti puoi gustare il tuo cocktail -15°.

Su questa via, all'altezza del civico 82,  a terra sono state collocate, 20 pietre di inciampo, per ricordare le famiglie romane ebree deportate, durante il periodo nazifascista. Tra l'altro, queste pietre, un paio di anni fa, furono rubate, ma furono subito installate da un artista tedesco, per tenere viva la memoria, tra l'altro anche in altre zone di Roma.


Che dire, siamo innamorate di questo quartiere?
 Si, decisamente si!
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1 commento:

  1. E niente che dire... Ogni volta una scoperta contornata da fantastici aneddoti da lasciare a bocca aperta

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