domenica 11 agosto 2019

Bratislava e Vienna


Altro giro altra corsa! Questa volta il gruppo è formato da 3 mamme e 5 pargoli, di cui 2 coppie di gemelli...eh già!!!!
Partenza da Roma-Ciampino. Un'ora e quindici minuti di volo ed atterriamo a Bratislava. 
Mi è capitato spesso di vedere facce interdette, quando proponevo tale meta. Bratislava? Dov'è? Cos'è? 
In effetti, non se ne sente tanto parlare, perché, della ex Cecoslavacchia, si conosce Praga, mentre della sorella minore, oggi capitale della Slovenia (a seguito della scissione della Cecoslovacchia in due stati), si sa poco. 


Veniamo a noi! Come definire Bratislava? Innanzitutto elegante, composta, ordinata, colorata, racchiusa in un piccolo centro storico, acciottolato, con le casette colorate, gli abbaini che spuntano fuori dai tetti in pietra, i campanili ed i ristorantini vestiti di tutto punto.


Tanti localini per la sera, che la mattina, hanno un lento risveglio e caratteristici negozietti di souvenir, ben tenuti, che ti viene voglia di comprare di tutto, anche se i prezzi non sono proprio economici, come si potrebbe pensare.


La Old Town è completamente pedonale, un dedalo di stradine e vicoletti, tanta armonia e poco ronzio di gente, sebbene frequentata da non pochi turisti.


Se l'intento è mettere una bandierina sul planisfero, Bratislava è una meta che si visita in una giornata, ma per assaporarne l' anima, bisogna viverla almeno  2 giorni pieni.


Ha proprio del fascino, questo è fuori discussione, belle piazze, angoletti nascosti da sbirciare, stili ricercati.  Ahimè non posso spendere belle parole per la popolazione, diciamo che non brillano di simpatia.








Il Danubio taglia la città in due parti: la parte storica (Staré mesto) e la parte moderna. 


Sulla collina che sovrasta la Old town, svetta il Castello di Bratislava. Pare che a cielo terso si riesca a vedere persino Vienna. 


In passato era la sede degli imperatori di Ungheria, ma con i secoli ebbe varie vicissitudini.


Non abbiamo visitato l'interno, abbiamo preferito gironzolargli intorno, tra i giardini ed il belvedere.


Anche qui, troviamo un parco molto curato, con un' area giochi, dove i nostri "ragazzuoli", ci si sono "fiondati" in pochi secondi, mentre noi mamme, relax sulle sdraie. 
Eh si...nei giardini del Castello, i turisti vengono coccolati comodamente, mettendo a loro disposizione delle sdraie all'ombra.


Nel 1811 fu completamente distrutto da un incendio e, addirittura, i ruderi furono venduti come materiale da costruzione. Solo a metà degli anni 90 fu ricostruito.



Oggi il Castello è sede del Parlamento.


Curioso è camminare per la cittadina alla ricerca delle statue di bronzo disseminate qua e là. Un passatempo simpatico pure per i nostri ragazzi, dove, ad ogni scoperta, scattava la foto di rito.


Ormai mi odieranno, per tutte le volte che li ho fatti mettere in posa!







Non mancano di certo le gelaterie, assomigliano più a delle boutique (costo per ogni pallina € 1.4)


Mentre saliamo la collina per arrivare al Castello, ci fermiamo per immortalare "la casa del Buon Pastore", oggi sede del museo degli orologi, in stile rococò. 



Non è carino ammetterlo, ma svariati passaggi al Mc Donald's li abbiamo fatti, visto i 5 ragazzini super fan dei panini americani e poco amanti delle cucine tipiche.



Appena fuori dalla Old Town c'è la Chiesa blu di Santa Elisabetta in Art Nouveau, chiamata così per per le sue sfumature di colore blu ed azzurro, sia all'esterno sia all'interno, decorata da piastrelle smaltate.


Entrando nel centro storico, si passa per la porta di S. Michele con la sua torre, unica superstite delle 4 porte d'accesso alla città.



Sotto l'arcata della Porta di S. Michele, è collocato il cosidetto "Punto zero", che indica la distanza tra Bratislava e le principale capitali Europee.








Sulle sponde del Danubio, tra il Ponte Novy Most ed il ponte vecchio, ci sono vari localini di tendenza, frequentati per lo più dalla gente del posto. E' un bel tratto da vedere, dove i bambini giocano sull'erba e ci sono persino piccole oasi di sabbia. 


Il ponte Novy Most (Ponte nuovo), attraversa il Danubio. La torre UFO è sede di un ristorante e di uno skybar. Stile che, a me personalmente, poco piace.   


Il nostro albergo, prenotato su Booking è il Downtown Bratislava Hotel. 
Palazzina storica, collocata appena fuori le mura del centro storico, quindi posizione strategica per il nostro soggiorno. 
E' un hotel senza troppe pretese e, sebbene sia considerato un Hotel ad una stella, le stanze erano ristrutturate, ampie e luminose, con un bel bagno ed un'ampia doccia. 


La colazione a buffet era collocata al Cafè Petit, dietro l'angolo dell'Hotel, la reception affianco al Cafè Petit.


Potevamo non immortalare il trenino rosso che passa di continuo nel centro storico?


Passiamo alla nota dolente. La prima sera, incantate dalle ottime recensioni su Tripadvisor, decidiamo di prenotare la cena allo "Slovak pub", un locale rustico, in stile sloveno.


Accoglienza sgarbata e frettolosa, servizio lento e poco caloroso. I piatti scelti, tipici della cucina locale, non posso dire fossero cattivi, certo è che l'atmosfera era poco empatica, quindi non ci siamo trovati bene.


Ah dimenticavo, nei locali, se per caso ti dimentichi la mancia, ci penserà il cameriere a ricordartela.


Concludendo: cittadina graziosissima, assolutamente da consigliare per un week end, peccato aver incontrato pochi sloveni garbati.


***
Aggiungo che non ci siamo fatti mancare una gita a Vienna, la quale dista solo 60 km da Bratislava. 

Alla stazione degli autobus, sotto il ponte SNP, sponda Old Town, abbiamo acquistato i biglietti : € 11 adulti e € 9 bambini (A/R). Un'oretta e quindici minuti di viaggio ed eccoci pure in Austria. Gli autobus partono ogni ora. Puntualissimi, puliti, nuovi. 
A pochi km da Bratislava si passa la frontiera austriaca e c'è il controllo dei documenti d' identità.



Il pullman ferma alla stazione centrale di Vienna (Wien Hauptbahnhof). A pochi passi prendiamo la Metropolitana U1 (Sudtiroler Platz). Biglietti acquistati direttamente sotto la metro (€ 2.4 adulti, € 1.2 bambini) . Tre fermate e scendiamo a Stephansplatz, sotto l'imponente Duomo di Santo Stefano. 





Pranziamo in pieno centro, non con poche difficoltà nel trovare dei tavoli liberi. Ovviamente, è di rito, mangiarci la famosa cotoletta viennese.



Per merenda non poteva mancare una bella Sacher.


Gironzoliamo per le strade principali del centro, arriviamo a Hofburg (sede imperiale per secoli). Oggi sede del presidente austriaco. 





Le strade sono particolarmente affollate di turisti, è una giornata piuttosto calda ed i locali sono presi d'assalto.







Entriamo nelle pasticcerie storiche della città, affollatissime, e purtroppo non riusciamo a sederci.




Nel tardo pomeriggio, dopo aver camminato un bel po' e mangiato decisamente tanto, riprendiamo il nostro pullman, che ci riporta nella tranquilla Bratislava.
Il giorno dopo ci aspetta il nostro rientro in Italia.



Un' ola da stadio ai miei simpatici compagni di viaggio: Rosalba, Patrizia, Alice, Aurora, Cristian, Gabriele ed Arianna, per aver "marciato" ore ed ore, come dei bravi viaggiatori. 

2 commenti:

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