venerdì 31 agosto 2018

Sofia

Non ho mai considerato interessante una visita a Sofia, probabilmente per dei miei stupidi pregiudizi o per una mia mancata conoscenza. 
Ma nella vita, mai dire mai e, la scorsa estate, ho organizzato 3 giorni a Sofia, con una mia amica e i bambocci dietro. 
L'aeroporto Internazionale dista circa 6 km dal centro ed è servito da una comoda Metropolitana che, in circa 20 minuti, dal terminal 2, ci ha portato davanti all'Hotel (fermata metro Serdika), al costo di € 0.80 a persona (1,6 Lev). Ci sono anche i biglietti giornalieri a circa € 2,00.

Metropolitana dall'aeroporto
Decidiamo di alloggiare nella zona Serdika,  che consiglio   vivamente  per  la  centralità e  per  la presenza della stazione Metropolitana.


Negozi nel sottopassaggio della fermata della Metro Serdika
Non consiglio  l'Hotel scelto, di  cui  non    ricordo neanche il  nome, forse rimosso,  perché  non  ci  è piaciuto affatto, sebbene  il prezzo,  per  due  notti, era   davvero  allettante.  Viaggiare,  d'altro  canto, significa  anche  adattarsi  a  tutto  e  così  abbiamo fatto.


Moschea di Banya Bashi e resti romani. Fermata metro Serdika

All'uscita della Metropolitana  Serdika,  svetta la statua di Santa Sofia, che sostituisce, nel 2001, la Statua di Stalin. La  donna,  per le  formi  audaci, non può essere considerata una santa. Tiene  nelle mani, una  corona d'alloro e  un  gufo,  come  per rappresentare  la  bellezza  della  città e un'augurio contro la malasorte.

Statua di Santa Sofia
Nei pressi della stazione metropolitana Serdika, c'è la chiesa di San Giorgio e la chiesa di Santa Petka.


Chiesa di Santa Petka


Chiesa di San Giorgio


Giungiamo      sulla       Vitosha        boulevard,      la  principale     via    commerciale     a     Sofia,     tutta  pedonale,   vivace,  allegra,  vari  negozi  di  souvenir,  ristorantini,   fast   food,  marchi   internazionali.  
Da  un'   estremità   di   questa    arteria,    svetta    il    Monte    Vitosha    e  all'estremo  opposto la  chiesa  di Santa Domenica.

Vitosha boulevard

Chiesa di Santa Domenica

Vitosha Bulevard (Monte Vitosha)


Sofia è una città semplice, ordinata, senza sfarzi, né lustri. Facile da visitare a piedi. Ti accoglie senza essere invadente. Si lascia scoprire poco a poco. Non è una capitale da impatto, la si deve assaporare pian pianino, tra i suoi giardini fioriti, enormi parchi, fontane, vie pedonali, caffetterie e localini tipici. 






Tra i localini che ci sono stati consigliati, mi è rimasto nel cuore il Hadjidraganovite Izbi, in una parallela della Vitosha bulevard. Ristorantino tipico bulgaro, con degli arredi  caratteristici, buon cibo e ben presentato. Peccato che quando andammo noi, non c'era la serata musicale.




Percorsa la Vitosha boulevard, in entrambi i sensi, era ora di dirigersi verso la cattedrale di Aleksandr Nevskij, passiamo attraverso il giardino civico e il teatro nazionale, facciamo una sosta per far giocare i bambini nel parco giochi e poi di nuovo in marcia.



Nei parchi pubblici, non è raro vedere gruppi di uomini riuniti a giocare a scacchi. Come non è raro, vedere donne anziane vendere i fiori per le strade.




Passiamo per la chiesa russa di San Nicola, una chiesa ortodossa, dai tetti colorati, accessibile gratuitamente.



Una tradizione locale, incita a lasciare una preghiera o un desiderio su un foglio scritto, da imbucare in un'apposita scatola.


Proseguiamo il nostro cammino e in 5 minuti arriviamo alla Cattedrale di Alexandar Nevski, la principale cattedrale ortodossa bulgara, sennonché la più grande in Europa.



Cattedrale di Aleksandr Nevskij



Giungiamo alla basilica di Santa Sofia, quella da cui  ha preso il nome la città.


Leone in bronzo presso la basilica di Santa Sofia
Museo di storia
Muzeiko
Quando si viaggia con i bambini, non si può non considerare il loro divertimento. A Sofia consiglio questo museo interattivo, articolato su 3 piani: passato, presente  e futuro. Si parte dalla preistoria per arrivare alle tecnologie avanzate e allo spazio.

Muzeiko
E' un museo adatto per lo più ai bambini di età inferiore ai 12 anni, ma vi assicuro che è gradevole anche per noi adulti. Estremamente curato e pulito. 


All'esterno, su di una terrazza, c'è una simpatica e colorata arrampicata.

Muzeiko
Muzeiko è fuori dal centro di Sofia, si raggiunge con la Metropolitana, Linea 1 G.M Dimitrov. Usciti dall'edificio a vetri della metro, date le spalle alla strada principale e salite delle scalette, proseguendo per la stradina in salita (Ul. Ivan Bagryanov).

Muzeiko
Muzeiko
Parchi
Sofia  è   una    città   circondata   da  parchi  pubblici,  consiglio di trascorrere qualche ora al parco di Boris,  situato  a  sud est  di  Sofia,   (fermata  della Metro Vasil Levski Stadium).
E'  un'enorme  polmone verde, con  campi da calcetto e  da  tennis.  Noi,  ovviamente,  eravamo  interessati, alla playland  per i  bambini,  curatissima e pulita.

Giardino di Boris (Playgroud Elephant)

Abbiamo apprezzato molto questo parco, per varie ragioni: per la cura dei giardini, per la sua vastità, per l'ordine, per la playland curatissima e per averci fornito degli angoli di puro relax all'ombra,  mentre i bambini scorrazzavano in giro. Non da ultimo la toilette, pulitissima.
Giardini di Boris

Un altro parco graditissimo è stato il Parco Nazionale della Cultura, un'estesa area verde, intorno al palazzo della Cultura, ornato da splendide fontane.
Parco Nazionale della Cultura

Il Palazzo della Cultura è un'enorme edificio costruito negli anni '80. Oggi è sede di eventi culturali, quali congressi e concerti.
Palazzo Nazionale della Cultura


Il parco è un punto di incontro per gli abitanti di Sofia, è un luogo di ritrovo per gli artisti, per le famiglie e per i giovani che, si esibiscono, in vari balli o eseguono acrobazie con gli skateboard. 


Parco Nazionale della Cultura

Palazzo Nazionale della Cultura

Questo squarcio della Maria Luiza Boulevard, in una zona tipicamente comunista del passato, ci rende l'idea di come, l'immagine di Sofia, nel tempo, si sia trasformata. Su questo palazzo fatiscente, è raffigurato un famoso brand internazionale, a pochi passi da qui, la statua di Lenin, sostituita dalla statua di Santa Sofia, sempre in questo breve raggio d' azione, sorge una sinagoga ed una moschea.

Maria Luiza boulevard

Maria Luiza buleard (Moschea Banya Bashi)


Le vendita delle icone religiose è molto diffusa a Sofia



Monastero di Rila


Patrimonio Unesco, situato a circa 120 km da Sofia. 
Arrivarci è stata una bella impresa, ma, tutto sommato, è stato anche divertente. Abbiamo incontrato un gruppo di ragazzi italiani, che tra una battuta e l'altra, ci hanno persino intrattenuto i nostri bambini, nelle 2 ore e mezzo di viaggio.
Ogni giorno, alle h 10.20 dalla Western Station parte il pullman (poco curato e un po' sgangherato),  che in circa 2 ore e mezza circa, arriva a destinazione. La stazione dei Pulman la si raggiunge con il Tram n. 5, che ferma dietro al Palazzo di Giustizia. Dopo circa 11 fermate, si arriva alla fermata ovest dei pullman (banchina 7). I biglietti si acquistano sul pullman (11 Lev a tratta). Attenzione a non rimanere in piedi durante il viaggio. Durante il nostro tragitto sono stati venduti più biglietti rispetto al numero dei posti e fare un viaggio di 2 ore in piedi al caldo, non deve essere il massimo.
Essendo agosto, e non essendoci l'aria condizionata nel mezzo, il caldo un po' lo abbiamo sofferto.
Ma ne è valsa la pena, perché il Monastero è adagiato tra le montagne e si respira  un certo misticismo. Ovviamente esistono anche dei tour  privati, ma noi, con il nostro misero budget, ci siamo accontentati dei mezzi low cost. Si arriva alle h 13.00 (poco prima abbiamo fatto una pausa di circa 30 minuti, in un paesino sperduto e fatiscente con qualche negozietto aperto) e si riparte alle h 15.00.


C'è tutto il tempo necessario per visitare il santuario. Gli affreschi sono dovunque e sono davvero suggestivi. 



In alcune zone del monastero vengono affittate, persino, delle stanze per i pellegrini.


Il Santuario si trova sul Monte Rila, a circa 1200 m di altezza. Fu fondato nel X secolo. Oggi è abitato da circa 10  monaci ortodossi ed è il santuario più grande della Bulgaria.





Fuori dal santuario ci sono alcuni localini per mangiare e negozietti di souvernir.


Conclusioni


Si! Ammetto che Sofia mi ha sorpreso, sono partita senza grandi aspettative e sono tornata in Italia, con quella piacevole sensazione di aver vissuto un'esperienza diversa dal consueto.
Non mi aspettavo di trovare una città così ordinata, pulita e sicura. 
Non mi aspettavo una città particolarmente adatta ai bambini, invece, essendo piena di parchi bellissimi ed attrezzati, si può assolutamente considerare "baby friendly".
Ho adorato i ristorantini tipici, con gli arredi in stile bulgaro e i camerieri vestiti con gli abiti tradizionali.
Mi ha sorpreso la sua vivacità e la nuova tendenza alla modernità, di una città, che sta pian piano uscendo dal suo passato, anche se i segni del regime trascorso, sono ancora evidenti.  
Insomma se avete la possibilità di prendervi un week end e considerando che in genere il volo per Sofia è uno dei più economici, consiglio decisamente un breve soggiorno nella capitale.

1 commento:


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